Samsung, il primo produttore al mondo di memorie, ha diffuso i dati preliminari del terzo trimestre 2022 (i risultati ufficiali verranno presentati il 27 ottobre), dati che evidenziano una battuta d’arresto anche per il colosso coreano che, per la prima volta negli ultimi tre anni, segnala utili in calo. L’arretramento riguarda anche le vendite che dovrebbero raggiungere i 76 trilioni di won (54 miliardi di dollari), contro i 76,2 trilioni del trimestre precedente e i 73,98 trilioni del trimestre di un anno fa.
Queste cifre riguardano l’attività complessiva di Samsung: per capire di quanto sono scese le attività legate ai semiconduttori (fonderia e memorie) bisognerà attendere i dati ufficiali del trimestre.
Il calo delle vendite e i prezzi in picchiata stanno colpendo duramente il settore delle memorie; al momento l’unica trimestrale diffusa, quella di Micron Technology, evidenzia vendite in calo del 23% e utili dimezzati. Ma la cosa più grave sono le previsioni per i prossimi trimestri che segnalano un ulteriore, pesante, calo delle vendite, con utili che potrebbero ridursi al lumicino. Per questo motivo, Micron ha annunciato un rallentamento degli investimenti, nonostante gli ambiziosi programmi per i prossimi anni, sostenuti anche dal recente CHIPS and Science Act americano.
Tornando a Samsung, gli utili trimestrali dovrebbero essere di circa 10,8 trilioni di won (7,67 miliardi di dollari) in calo del 32% rispetto ai 15,82 trilioni del trimestre di un anno fa e ai 14,1 trilioni (-23%) del trimestre precedente.
Per il prossimo trimestre, è opinione comune tra gli analisti che i prezzi dei chip di memoria continueranno a scendere, così come i volumi di vendita, causando un ulteriore calo dei profitti nell’ultimo trimestre dell’anno.
Questa debolezza del mercato si ripercuote anche nell’andamento di borsa del titolo Samsung che dall’inizio dell’anno ha perso quai il 30% del suo valore.
