Texas Instruments (TI) ha rilasciato ieri i dati finanziari relativi al secondo trimestre 2022, chiuso al 30 giugno, che evidenziano vendite per 5,21 miliardi di dollari (+14 % rispetto allo stesso trimestre di un anno fa e +6,3 % sequenziale), un utile netto di 2,29 miliardi (+18,6 % rispetto ad un anno fa e +4 % sequenziale) e un utile per azione di 2,45 dollari (+20 % rispetto ad un anno fa e +4 % sequenziale. La società si avvia così a superare nell’attuale esercizio – per la prima volta – ricavi per oltre 20 miliardi di dollari, con una redditività che resta tra le più alte del settore dei semiconduttori.
In relazione alle performance della società, Rich Templeton, Presidente e CEO di TI, ha dichiarato: “Le entrate sono aumentate del 14% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa grazie alla crescita in tutti i mercati. Il nostro flusso di cassa da operazioni di 8,7 miliardi per gli ultimi 12 mesi ha nuovamente sottolineato la forza del nostro modello di business. Il flusso di cassa libero per lo stesso periodo è stato di 5,9 miliardi, pari al 30% dei ricavi. Ciò riflette anche la qualità del nostro portafoglio di prodotti come l’efficienza della nostra strategia di produzione, compreso il vantaggio di una produzione di 300 millimetri. Negli ultimi 12 mesi abbiamo investito 3,2 miliardi in R&S e SG&A, oltre a 2,8 miliardi in spese in conto capitale, ed abbiamo remunerato con 6,2 miliardi di dollari gli azionisti.”
Questi i principali dati di bilancio:
Per quanto riguarda il secondo trimestre 2022, dopo aver speso 597 milioni di dollari in conto capitale, TI ha generato 1,171 miliardi di dollari di flusso di cassa libero, che ha consentito di raggiungere, negli ultimi 12 mesi, un flusso ci cassa libero di ben 5,889 miliardi di dollari, inferiore a quello precedente a causa dei maggiori investimenti in conto capitale.
Ricordiamo, a questo proposito, l’avvio dei lavori per la costruzione dei nuovi impianti produttivi a Sherman, in Texas, nel maggio di quest’anno.
Texas Instruments è da sempre una delle società col più alto livello di remunerazione per i propri azionisti. Nel secondo trimestre 2022 TI ha pagato 1,06 miliardi di dividendi e ha effettuato riacquisti di azioni proprie per 1,182 miliardi, con una remunerazione complessiva di 2,242 miliardi di dollari. Considerando gli ultimi 12 mesi, la remunerazione ha raggiunto – nonostante le ingenti spese per investimenti – il valore di 6,179 miliardi di dollari, il 30% circa del fatturato.
Nonostante gli attuali problemi geopolitici e il rallentamento dell’economia cinese a causa del COVID, le prospettive per il terzo trimestre di Texas Instruments prevedono un ulteriore aumento delle vendite e dell’utile. La società prevede per il Q3 FY2022 entrate compresa tre 4,90 e 5,30 miliardi di dollari (furono 4,643 miliardi nel Q3 FY2021) e un utile per azione tra 2,23 e 2,52 dollari (contro 2,07 di un anno fa).
Il titolo Texas Instruments ha perso ieri al Nasdaq l’1,45%, a quota 160,84 dollari, ma, dopo la diffusione della trimestrale, la quotazione è cresciuta di circa il 3% nell’after hour.