martedì, Dicembre 3, 2024
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Con i sistemi di accumulo installati nel primo trimestre 2022, raggiunta nel nostro paese una capacità complessiva di 1,2 GWh

Una linea elettrica sullo sfondo di un impianto a pannelli solari fotovoltaici a Borgo Sabotino, Latina (Immagine Terna).

Lo segnala l’Osservatorio Sistemi di accumulo di ANIE Federazione che rileva come la capacità installata nel primo trimestre 2022 rappresenti già il 60% delle installazioni dell’intero 2021. A guidare la crescita il settore residenziale e delle piccole e medie imprese.

La notizia fa capire quanto il mercato sia più avanti della politica, che parla molto di fotovoltaico ma troppo poco di accumulo. Se l’Italia e l’Europa intendono puntare decisamente sul fotovoltaico per sostituire il gas russo utilizzato per alimentare le centrali elettriche, è necessario dotarsi anche di una forte capacità di accumulo (oltre che di reti più smart e più potenti) necessaria per fornire energia elettrica durante le ore notturne.

I dati sull’incremento della capacità di accumulo nel primo trimestre dell’anno si basano sulle informazioni fornite da Terna, che registra nel suo sistema Gaudì tutti i nuovi impianti.

Secondo l’Osservatorio di ANIE che ha elaborato i dati, al 31 marzo 2022 risultano installati nel nostro paese ben 95.869 sistemi di accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 527 MW e una capacità massima di 977 MWh. A questi si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 MW e 250 MWh.

La tecnologia più diffusa è quella a base Litio (98,2% del totale) seguita da quella a base di Piombo (1,4%). Si registrano 120 batterie a volano e 111 supercondensatori.

La quasi totalità (94%) dei SdA è di taglia inferiore a 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 5 e 10 kWh (45%) e di quelli con capacità inferiore a 5 kWh (25%) e compresa tra 10 kWh e 15 kWh (23%).

La principale configurazione utilizzata per i SdA è quella “lato produzione in corrente continua”, che ricopre il 73% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 9% e il 18%.

Il 99,9% dei SdA risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico, di cui il 97% di taglia residenziale.

La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (22.751 SdA per una potenza di 112 MW e una capacità di 213 MWh), seguita dal Veneto (14.577 SdA per 76 MW e 156 MWh), dall’ Emilia-Romagna (9.660 SdA per 58 MW e 100 MWh) e dal Piemonte (7.356 SdA per 52 MW e 85 MWh).

Rimangono fermi a quota un impianto i SdA stand-alone, i SdA abbinati a centrali termoelettriche ed i SdA a celle a combustibile; rimangono a quota due unità i SdA abbinati a impianti eolici.

Il trend del primo trimestre 2022, osserva ANIE, è in notevole crescita per numero, potenza e capacità di accumulo rispetto ai trimestri precedenti. Le installazioni si attestano a 20.832 unità per una potenza di 123 MW e una capacità di 264 MWh.

ANIE Rinnovabili ritiene che il risultato conseguito nei primi tre mesi del 2022 sia frutto dei meccanismi di cessione del credito e sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali non solo del Superbonus 110%, ma anche della ristrutturazione edilizia 50%. Nei prossimi mesi sarà interessante osservare gli impatti del cambiamento normativo intervenuto sulla cessione del credito introdotto in un primo tempo con il Decreto Legge n. 4 del 27 gennaio 2022 e revisionato in corsa con il Decreto Legge n. 13 del 25 febbraio 2022.

Confrontando il dato cumulato al 2021 con quello al 31 marzo 2022, si rileva una maggior crescita del segmento di mercato degli accumuli di media taglia abbinati ad utenze fotovoltaiche sia residenziali che delle piccole e medie imprese, come dimostra il confronto tra i dati delle installazioni della capacità di accumulo e quelli delle installazioni degli impianti fotovoltaici abbinati ai sistemi di accumulo.

Il numero e la capacità dei progetti di accumulo di grandi dimensioni operanti in Italia dovrebbero crescere nei prossimi anni con l’entrata in funzione di diversi grandi sistemi nel 2023 con  Terna che ha recentemente assegnato 1,1 GW di contratti di capacità con consegna nel 2024.