domenica, Novembre 24, 2024
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2022, un anno record per la distribuzione elettronica italiana

Nonostante le difficoltà legate agli allungamenti dei tempi di consegna, agli aumenti dei costi delle materie prime e alla crisi energetica, il 2022 sarà ricordato come un anno record dall’industria dell’elettronica italiana.

A confermarlo, durante il consueto incontro di chiusura dell’anno dello scorso 10 Febbraio, è stata Assodel, l’Associazione distretti elettronica in Italia, che ha riportato dati decisamente positivi per l’anno appena concluso.

I numeri dell’elettronica italiana

I numeri consolidati per il comparto della componentistica elettronica italiana mostrano un trend di crescita per il 2022. Si parla di un dato Ytd (Year to date) del +32% e di un fatturato complessivo annuo di oltre 2 miliardi di euro.

Comparato con i dati del 2021, che avevano registrato un cumulato di 1,5 miliardi, e con quelli del 2020, pari a 1,2 miliardi, il balzo in avanti è stato davvero notevole.

Mercato Assodel: andamento distribuzione componenti elettronici nel 2022

Nonostante il terzo e il quarto trimestre dell’anno abbiano registrato una leggera flessione, il dato finale è positivo e in linea rispetto all’andamento europeo riportato da Dmass (l’associazione europea che ogni trimestre raccoglie e analizza i dati sulla distribuzione elettronica) che indica una crescita Ytd del 27,8%.

L’indice book-to-bill (B2B), nel quarto trimestre 2023, è sceso sotto l’unità ma semplicemente per via di una normalizzazione dei valori che erano stati troppo elevati nei trimestri precedenti. Anche per la prima parte del 2023 c’è da aspettarsi un calo degli ordini perché, come sottolineato più volte nel corso dell’incontro, “il grosso delle consegne è già stato fatto”.

Semiconduttori e Pemco: dati

Guardando alle famiglie di prodotto, i semiconduttori si sono comportati particolarmente bene con una crescita Ytd addirittura del 50%, in parte legata ai consistenti aumenti dei prezzi oltre che dal volume di pezzi venduti, mentre i prodotti pemco (passivi ed elettromeccanici) hanno registrato un più contenuto +3,4% rispetto al 2021.

Mercato Assodel: andamento semiconduttori nel 2022

I dati trimestre-su-trimestre sono, anche in questo caso, sono stati leggermente in flessione: -1,6% per i semiconduttori e -0,69% per gli IP&E. Anche il B2B è sotto all’unità per entrambe le famiglie di prodotto: 0,86 per gli IC e 0,92 per i passivi.

Uno sguardo ai connettori

Come ogni trimestre, Assodel ha analizzato anche l’andamento dei connettori. In questo caso, i dati sono stati leggermente diversi. Il quarto trimestre ha registrato una crescita del +5,4% rispetto ai tre mesi precedenti e l’indice book-to-bill è stato superiore a 1 (1,3 per l’esattezza)

Dunque, la distribuzione ha fatto il suo lavoro spingendo per avere numeri in crescita. Probabilmente c’è stato anche uno spostamento di magazzino dal produttore al distributore.

Mercato Assodel: andamento dei connettori nel 2022

Come dichiarato da alcuni associati durante l’incontro:

Il business dei connettori ha registrato una crescita trimestre su trimestre a differenza di quanto avvenuto per semiconduttori e passivi/elettromeccanici. La spiegazione si può trovare in 3 fattori:

1 – ci sono mercati che stanno crescendo moltissimo, come e-mobility, che hanno trainato il comparto;
2 – si sta verificando un forte approvvigionamento di prodotti da parte dei distributori che hanno fatto magazzino per i clienti finali;
3 – i costi delle materie prime hanno avuto un impatto importante e, di conseguenza, sia i distributori sia i clienti hanno cercato di portarsi a casa più materiale per paura di nuovi aumenti
”.

Il ruolo della distribuzione

In generale, sebbene permangano alcune difficoltà su alcuni prodotti come ad esempio alcuni microcontrollori e prodotti di potenza, i lead time stanno diminuendo mentre le conferme di consegna rimangono invariate.

Mercato Assodel: Osservatorio lead time

Dai dati emersi risulta con forza il ruolo da protagonista giocato dalla distribuzione che ha saputo spingere la domanda e guidare il mercato, creando anche stock e inventari dedicati e confermandosi elemento chiave nel rapporto fra produttori e clienti.

Anche a livello europeo, l’esperto di mercato Georg Steinberger intervenuto da remoto ha sottolineato come si sia verificato un anno record per la distribuzione elettronica. La distribuzione ha infatti spostato più del 50% dei volumi in 2 anni facendo un lavoro importante e svolgendo un ruolo centrale.

E-mobility tra i settori trainanti 

Durante l’incontro di Assodel, parte della discussione aperta tra le aziende partecipanti – produttori e distributori di componentistica, ma anche electronic contract manufacturer e produttori di PCB – si è focalizzata sull’importanza di alcuni settori applicativi che hanno trainato e continuano a trainare la crescita del mercato.

In primo luogo, il comparto della mobilità elettrica o e-mobility, che sta vivendo una forte spinta anche grazie ai finanziamenti del Pnrr. È di Gennaio, ad esempio, l’approvazione di due decreti del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) che stanziano un finanziamento 713 milioni di euro per l’installazione e la realizzazione di oltre 21mila colonnine elettriche e infrastrutture di ricarica.

Su questo punto, sono intervenuti alcuni associati che hanno sottolineato come, per vedere un reale impatto sul mondo dell’elettronica, dobbiamo però aspettare che si affermino le colonnine di ricarica in DC e le installazioni microgrid che porteranno con loro un concentrato di innovazione e tecnologia.

Un altro settore che resterà trainante, accanto a quelli dell’automotive e dell’industria, sarà quello dell’energia, in particolar modo legato ai temi delle rinnovabili e dell’energy storage dove si gioca il futuro dell’Italia e dell’Europa in tema di sviluppo sostenibile e transizione energetica.

Le previsioni per il 2023 

Cosa aspettarci dal 2023? I primi mesi dell’anno potrebbero mostrare un rallentamento, legato anche a un necessario aggiustamento della situazione rispetto a stock e magazzini. In generale, la situazione resterà stabile e, anzi, i maggiori player del mercato prevedono un 2023 positivo.

In una breve indagine condotta dall’associazione rispetto a quali potrebbero essere i potenziali pericoli per il 2023, un terzo dei rispondenti ha visto dei rischi nel cashflow, nella diminuzione dei margini e nei costi finanziari mentre un altro terzo prevede soprattutto un calo dell’ordinato e possibili cancellazioni o posticipi da parte dei clienti.

Mercato Assodel: Osservatorio su prospettive 2023

Rispetto in particolare alla minaccia finanziaria, alcuni associati hanno evidenziato come a preoccupare sia soprattutto l’aumento dei tassi voluto dalla BCE che porta con se un costo del denaro presso le banche altissimo e, di conseguenza, difficoltà a mantenere il cashflow. Con un alto rischio di fallimento dei clienti.